Lettera di don Lorenzo Milani
Cara Mamma, mi dispiace di non averti scritto prima, ma non eravamo ancora riusciti neanche a trovare un pezzo di carta da scrivere. Anche ora la casa è tutta all’aria. Il Priore vecchio (1) e famiglia sono partiti oggi. Stasera c’era già la casa piena di giovanotti. Per ora li ho messi al lavoro per riordinarci la casa, ma aspettano ansiosamente la scuola. La nonna (2) ha già comprato il bestiame, 6 bestie 450 mila lire. Io ho comprato grano, 3 quintali, conigli, 30, polli (non so quanti). L’olio comprerò quello del priore vecchio al momento del raccolto. La capra glie l’ho fatta vendere perché faceva a fatica due tazzine di latte al giorno e l’Eda non sapeva mungerla. Spero di potere avere il latte da qualche contadino. Alla peggio comprerò una mucca. Se però Adriano può avere qualche scatola di latte in polvere per i momenti di emergenza sarebbe bene. Per ora ho bevuto i due fiaschi e mezzo portati dai Sandonatesi. E' due giorni che lavoro per rendere accogliente la cucina per vedere di consolare un po’ la nonna. Ho riverniciato di celeste armadio tavolo finestre, ho messo la luce a gas, il fornello a gas, la cucina a legna, ho ordinato l’acquaio (che arriverà domani). Nell’armadio poi c’è ogni ben di Dio. Tra quel che ci hanno regalato prima di partire e quel che ci hanno portato via via venendo a trovarci. Il recapito a Vicchio può farlo il pievano (che si è veramente fatto in quattro per me) oppure don Renzo Rossi che é parroco qui vicino, ma vive col pievano di Vicchio (3). Non ho bisogno di soldi per ora perché il popolo di S. Donato mi ha regalato 80.000 lire in contanti. Se avrò bisogno te lo dirò. Mi è ancora molto difficile venirti a trovare perché si e cominciato solo oggi a metter la roba al suo posto definitivo perché fino a ora c’era quegli altri e la loro roba. Un abbraccio affettuoso tuo Lorenzo
1 Don Torquato Mugnaini. 2 Giulia Pelagatti, madre di Eda. 3 La prima località che si incontra scendendo a valle da Barbiana.
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